Galleria Andrea Pronto Arte Contemporanea - Crespano del Grappa (TV)

Visione in essere.

Giuliano Dal Molin

Tradimenti della materia,

serpiginose variazioni

cromatiche, incontri

di polverose essenze.

Si satura la superficie, al

risveglio dopo il lungo

sonno classico,

in un movimento di vitrea

auto schermatura,

di difesa monocromatica,

di innocente polvere.

se ne stanno quasi in

disparte, lì addossate alle pareti,

a sedurre

il biancore virginale,

vestite di solo colore, come veneri che s’arrotolano

all’anima, in un vano atto

di sostegno all’instabilità

della percezione.

E’ stanza d’assoluti

monocromi cinta da colonne

che altro non sono che mirabili

intenti di sostanza coperti da una

seducente maschera,

trampolino per l’ex-stasi

reliquia delle origini, ma

fors’anche giudizi estetici.

Ci si trova

in una sorta di silente

valle dei templi dove il magico

gioco dell’arte diventa

sedimentazione d’universali

e il rumore della logorrea

schifa dei dialettici à la page solo

ricordo manifestazione poetica

di una categoria

dell’essere non identificata,

rappresentazione drammatica

dell’esistenza, mimesi

di un luogo altro,

al di là si pongono,

oltre la caduca possibilità

di colore

al di là del quotidiano

perire della luce

oltre dove l’idea

si traduce in visione….

inaspettata possibilità

d’assoluto.

Racchiuso nella ricerca della

materia, in un lungo processo,

le cui fasi rimangono incerte e

oscure, Giuliano Dal Molin,

scopre e rivela il senso sacro

della vita e della morte e come

un poeta greco, lascia trasparire

nell’immobile cinetismo che

permea i suoi lavori, i segni dei

tempi eroici quando si combatteva

contro l’arguzia dell’eternità