Dalla fine degli anni ottanta a oggi il lavoro di Giuliano Dal Molin (Schio, Vicenza – 1960) si è sviluppato con grande coerenza nella forma, nel colore e nel trattamento delle superfici.
Questi mutamenti sembrano essere avvenuti per spostamenti minimi che rivelano la forza di un pensiero caratterizzato da profonde meditazioni e da convinzioni sentite e pure. Anche oggi, per questa occasione, Dal Molin attua una svolta radicale a partire da un bisogno viscerale: colmare un vuoto, creare uno spazio delle spirito.Continue reading